sabato 30 dicembre 2006

Anno nuovo , vita nuova..

..Si dice così no?! Sarà.. sarà che io ho deciso all'alba di stamattina cosa fare per il 31, sarà che non cambierò lavoro, non cambierò città, non cambierò casa, non cambierò fidanzato (..almeno per il momento..!!!) . Non mi è mai piaciuto molto festeggiare la fine dell'anno, non sono una che ama tirare molto tardi però non voglio fare la guastafeste di nessuno per cui auguro a tutti un Buon inizio anno, che sia proficuo e che Vi porti tanto AMORE!..soprattutto alla mia amica Federica, che l'altra sera si è ubriacata per la prima volta in vita sua a suon di brindisi portatori di AMORE! Una bella dose d'amore l'ha avuta in questi giorni dato che è diventata zia di due capolavori.. Benvenuti a Vittoria & Tommaso!
Insomma presa dall'euforia dei preparativi del cenone ( di cui poi verrete aggiornati minuziosamente) e degli auguri, corro a preparare la valigia prima che il fidanzato mi lasci a casa !

AUGURI A TUTTI & MANGIATE LE LENTICCHIE!! ( che con questa finanziaria è l'ultima cosa su cui possiamo contare!!!)

venerdì 29 dicembre 2006

Crostata pere&cioccolato













Ieri vi avevo detto che ero alle prese con una crostata ebbene eccola qui! Buona, cioccolatosa e fatta apposta per queste giornatine pigre di fine anno.



Per la frolla

250 gr farina

125 gr burro molto freddo

2 cucchiai di zucchero

2/3 cucchiai di acqua molto fredda



Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola tranne l'acqua e pizzicare con le dita finchè non di saranno ridotti a polvere.Scavare un buco al centro e versare l'acqua, mescolare con le mani fino a formare una palla di pasta. Lasciare riposare al fresco per almeno 2 ore.



Passato questo tempo preriscaldare il forno a 180° C, stendere la pasta in una tortiera per crostate e coprire con carta forno e legumi secchi , far cuocere il guscio di frolla per 20 minuti, sfornare e lasciare raffreddare. Una volta fredda, preparare una purea di pere ( vanno bene anche quelle sciroppate - avendo cura di scolarle bene - ) e versarla sulla base della crostata prima di mettere la crema al cioccolato.



Ingredienti per la farcia:

20 cl di panna

300 gr cioccolato fondente

3 tuorli

40 gr burro


Scaldare la panna, versarla sul cioccolato e mescolare bene. Sempre mescolando aggiungere i tuorli e il burro. Versare la crema nel guscio di frolla e lasciare raffreddare.




SCAMPI IN SALSA PICCANTE

Ecco qui la ricettina che ho spudoratamente scopiazzato dal libro di Nobu, anche se per la salsa ho fatto qualche piccola correzione per venire incontro ai gusti dei miei commensali

Gli ingredienti:
12 scampi freschi piuttosto grossi
sale
pepe nero da macinare al momento


Per la salsa:
200 ml di sakè
3 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiaini di aglio disidratato o pasta d'aglio ( si trova al super)
2 cucchiai abbondanti di succo di limone
qualche semino di peperoncino

Scaldo il sakè finchè la parte alcolica è evaporata, aggiungo tutti gli altri ingradienti e mescolo.


Scaldare il forno a 250° C, taglio gli scampi a metà senza togliere il guscio e condisco la carne con sale e pepe. Cuocere sulla piastra gli scampi con il guscio rivolto verso l'alto a fuoco alto per 3/4 minuti.
Mettere in forno i crostacei e proseguire la cottura per altri 4 minuti.


Nella foto gli scampi sono appoggiati su foglie di sedano, a me non piace per cui ho usato della semplice insalata riccia. Adagiare gli scampi e versare il condimento. ( io l'ho servito in ciotoline monoporzione in modo che ogni commensale decidesse come e se condire).

Il risultato è stato davvero eccellente!

giovedì 28 dicembre 2006

Fonte d'ispirazione






















Per Natale mi è stato regalato questo libro, premetto che adoro Nobu e forse sono un pò di parte quando c'è da discutere di questo piccolo uomo giapponese che da sè e con la sua bravura è riuscito a costruire un impero. Certo una cena da Nobu, in qualsiasi parte del globo è tutt'altro che economica e i puristi del japanise style stortano il nasino raffinato, non avendo ben afferrato probabilmente che la cucina del signore in questione è sperimentazione e ricerca continua. Della tradizionale cucina giapponese permangono l'arte di scegliere, preparare e cucinare (poco ) pesce, molluschi e crostacei e alcuni sapori autentici; di nuovo ci sono gli accostamenti a volte arditi di materie prime molto diverse e sempre di altissima qualità. Una cena da Nobu è un'esperienza che una volta nella vita bisogna provare, se non altro perchè non si può giudicare se non si conosce..
Per quanto riguarda il libro oltre alle preziose ricette ormai storiche - come la scatola di cioccolato e tè verde e i tiradito e le incredibili salse e marinature - c'è un piccolo capitolo in cui si suggerisce come allestire e preparare un pranzo in stile Nobu, storia e cocktails a base di sakè e tantissimi consigli sull'arte del sushi e del sashimi.
L'altra foto è quello che cercherò di preparare stasera per cena... domani ad esperimento ultimato metterò ricetta e suggerimenti.
Adesso devo scappare perchè sono alle prese con la frollla per fare la crostata di pere e cioccolato!

mercoledì 27 dicembre 2006

Il termine della serata




Mentre pubblico le foto dei due primi mancanti ne approfitto per aggiungere "il termine della serata" una foto che avevo promesso di pubblicare e non posso assolutamente deludere le amiche! Lei era l'unica astemia della serata..ora non lo è più!

La cena di Natale solo donne






Che sarebbero nati problemi lo si intuisce subito dal titolo.. mettete insieme otto donne all'antivigilia di Natale, tutte nevrotiche per la corsa all'acquisto dell'ultimo minuto, con i problemi del vestirsi truccarsi pettinarsi....insomma arrivare puntuali al ristorante era un miraggio già da prima che prenotassi. Comunque arriviamo ( con 25 minuti di ritardo) alla Trattoria La Pesa - posto a cui io sono molto legata e di cui potete trovare un'altra piccola recensione poco più in basso - si inizia subito con una serie di brindisi per salutare i buoni propositi per il nuovo anno e i fioretti di Natale. Ci danno un bel tavolo centrale con le tovaglie rosse e le candele che fanno molto Natale. Ci rilassiamo subito ma mettere d'accordo otto donne sull'antipasto si rivela un'impresa fallimentare, per cui optiamo tutte per un antipasto diverso dall'altro, tutti comunque molto buoni. Di questi non ho le foto perchè siamo state troppo golose e ci siamo subito dedicate ai nostri piatti: la torta salata con punte d'asparagi su fonduta era goduriosa, il tipico antipasto della pesa ( cfr sotto) come sempre ti lascia una grande soddisfazione sia fisica che psicologica (!) e io ho preso un piatto di polpettine su letto di cipollotto bianco stufato che erano la fine del mondo, croccanti fuori e "scioglievoli" all'interno. Risultato complessivo degli antipasti: ottimo. C'era anche un'insalatina di funghi freschi che era molto invitante e che la mia amica ha molto apprezzato, ma che non ho potuto provare per voi essendo allergica ai funghi.
Nota di merito prima di passare ai primi va ai grissini del cesto del pane che sono assolutamente friabili e ne mangeresti a decine, salvo poi rovinarti l'appetito!
Ed eccoci finalmente ai primi di cui ho le foto anche se sono venute un po sfuocate ( è colpa del Chianti Classico che ha innaffiato la cena!)
Le prime sono le tagliatelle rigorosamente fatte in casa al ragù di capriolo, poi ci sono gli gnocchi con le punte d'asparagi, che con un velo di parmigiano erano veramente buoni, delicati e ben calibrati nei gusti. Per finire - io li ho adorati - i ravioli con ripieno di brasato conditi con il suo sugo: ripieno dal gusto deciso avvolto in una sfoglia non troppo sottile ( che a me da buona emiliana non piace ma in questo caso non guasta anzi..) e sugo saporito che quasi ti obbliga a prendere un francesino e fare scarpetta!
Di secondo il gentilissimo e sempre sorridente Fabio ci ha proposto una tacchinella con ripieno di vitello e castagne con castagne glassate e patate al forno: mandando al diavolo la dieta e ignorando i bagordi che ci attendevano nei giorni seguenti abbiamo accettato di buon grado e.. veramente una rivelazione! La carne tenerissima e il ripieno molto delicato appagavano veramente il gusto, assolutamente da provare!
Insomma la serata alla fine è andata molto bene, ci siamo divertite e come sempre quando andiamo alla Pesa ne siamo uscite soddisfatte. Non sono molti i posti a Milano dove mangi bene, sei trattato bene e paghi il giusto. Indirizzo da tenere assolutamente in considerazione


Antica Trattoria La Pesa, Via Fantoni Milano
Tel. 02 40 35 907


martedì 19 dicembre 2006

Non ci posso credere!!!


Quando ho trovato la ricetta dei cremini ero molto titubante: appassionata si ma grande cuoca no, mi sembravano cosi difficili da preparare.. e invece eccoli qui! Riusciti al primo colpo e se sono riusciti a me riescono a tutti!
Orgoglio di mamma!!


200 gr. cioccolato fondente
200 gr. cioccolato al latte
100 gr. nocciole tritate
50 gr. panna da montare


Sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente ( o pre i profani nel mo)... Unite le nocciole, mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo. Prendete metà del composto e stendetela su un foglio di acetato o carta forno, livellando la superficie con una spatola. Mettete il vassoio con sopra il foglio in frigorifero e tenete in caldo l'altra metà del composto. Scaldate la panna. A parte sciogliete il cioccolato al latte ed aggiungetelo alla panna bollente, mescolando. Prendete il preparato e distribuitelo sul cioccolato fondente freddo. Livellare con la spatola la superficie e mettere il vassoio in frigo per 15 - 20 minuti. Toglietelo dal frigo e stendete un nuovo strato di cioccolato fondente alle nocciole. Mettete di nuovo nel frigo e lasciate riposare 4 ore. A questo punto con un coltello si tagliano tanti quadratini della grandezza desiderata e .. buon appetito!!

Lo zucchero alla violetta



A onor del vero devo dire che ho spudoratamente scopiazzato questa idea geniale dalle amiche del forum di cucina che frequento piu spesso.. per cui un generoso grazie a voi che mi fornite sempre nuovi spunti e tnanti auguri sinceri di buone feste!


Basta comprare in erboristeria quelle caramelle violette a forma di violette che sanno di violette.. frullarle con due tre cucchiai di zucchero bianco normalissimo et voilà! lo zucchero aromatizzato alla violetta è fatto.
Questa ricetta si presta a numerose varianti come zucchero alla cannella, allo zenzero, alla menta...

Il croccante al sesamo


4 Porzioni
300 G Semi Di Sesamo - 400 G Zucchero


Fare caramellare lo zucchero con pochissima acqua, quando quest'ultimo sarà di colore bruno aggiungere i semi di sesamo, lavorare il croccante sopra un tavolo di marmo unto con olio di semi, con una spatola e modellare a proprio gusto.

Caldo & dolce inverno




Qui a Milano non è che faccia è poi tutto questo grande freddo e anzi sembra che quest'anno non avremo neanche la neve che mi piace cosi tanto.. ma questa ricetta va bene lo stesso, magari scaldate il liquore fino ad intiepidirlo, prendete un bel marron glaceè o un'altra scorta inesauribile di zuccheroe calorie e godetevi il momento piu dolce della giornata!


Liquore al cioccolato

2 dl di alcol
2,5 dl acqua
500 gr di zucchero
5 dl di latte
100 gr cioccolato fondente
1 bustina di vaniglia
3 gr cannella


fate sciogliere il cioccolato in un dl di acqua a fuoco basso, portando ad ebollizione e cuocendo per 15 minuti. Intanto fate bollire il latte con l'acqua rimasta, lo zucchero la vaniglia e la cannella, lasciando cuocere a fuoco basso per mezz'ora. Aggiungete il cioccolato e continuate la cottura in un recipiente coperto per altri 15 minuti. Quando il composto si sarà raffreddato, aggiungete l'alcol e versate il liquore in una bottiglia a chiusura ermetica.


N.B. Le scorzette d'arancia al cioccolato nella foto le ho fatte io, trovate la ricetta poco piu sotto.

..Le streghe son tornate!

Tremate, tremate.. le streghe son tornate! Ebbene si, adesso che ho imparato a postare le foto non mi ferma più nessuno! ieri ho passato il pomeriggio ( sono a casa malaticcia si intende) a scervellarmi per creare sfondi carini ed eccomi qua oggi a darvi dimostrazione del risultato!

lunedì 18 dicembre 2006

Le tagliatelle della nonna Alma

come la pasta fatta in casa di mia nonna proprio non ce n'è! Le tagliatelle i tortelli di zucca e tortellini in brodo, per non parlare dei passatelli.. ho dei bellissimi ricordi di quando avevo cinque sei anni.. andavamo tutti a Borghetto Santo spirito a trovare la "nonna Dina" che poi era la mia bisnonna, mamma della nonna Alma. E ci svegliavamo la mattina per preparare 16 20 uova di tortellini.. quattro generezioni che stendevano pasta e preparavano ripieno, io ovviamente avevo il compito di annodare i tortellini che le altre tre preparavano: nonna Dina, nonna Alma, mamma e io..uno dei piu bei ricordi della mia infanzia.
Quindi la prima foto pubblicata sul mio sito è proprio questa in onore delle donne della mia famiglia e della tradizione che mi lega alla mitica nonna Alma!

giovedì 23 novembre 2006

Dolcetti al cocco

Sono una bomba, veloci e dolcissimi!

150 gr cocco
3 albumi
120 gr zucchero
vaniglia un pizzico


Monto gli albumi a neve, unisco lo zucchero e lavoro ancora sempre nello stesso senso. Unisco il cocco e la vaniglia. Formo delle palline con due cucchiai e le poggio sulla carta forno, spolvero con un pò di cocco . Inforno per 10 15 minuti a 160°C.




lunedì 13 novembre 2006

DI RITORNO DA AMSTERDAM PARTE II

Ieri nell'ultimo velocissimo tour per la città prima di andare in aeroporto sono capitata in una libreria e ho comprato questo libro - ho trovato l'edizione in inglese perchè proprio l'olandese non lo so!!- si chiama

Chocolat!
di Trish Deseine, fotografie di Marie-Pierre Morel

L'autrice è molto simpatica e assicura che tutte le ricette presenti sul libro son molto semplici da realizzare..allora eccovene una un pò modificata da me..provare per credere..io la mangio stasera!

Pavè al cioccolato
400 gr cioccolato amaro
125 gr burro morbido
4 tuorli
80 gr zucchero a velo
50 cl panna fresca

Nel forno a mo faccio sciogliere burro e cioccolato insieme. Sbatto i tuorli con lo zucchero con una frusta elettrica finchè il composto non diventa giallino e spumoso. Sempre con la frusta unisco burro e cioccolato ai tuorli e piano piano la panna.

Prendo degli stampini rigidi in alluminio e li fodero con la pellicola, facendola aderire bene, verso il composto e lascio in frigorifero a rapprendere per 5/6 ore.

Quando li devo servire , prendo dei piattini scuri spolvero con un pò di zucchero a velo, appoggio il dolce.

Buon appetito!

DI RITORNO DA AMSTERDAM



Ebbene si.. per il nostro anniversario, io e la mia dolce metà ci siamo concessi una piccola fuga romantica in quella che secondo me è una delle cornici più suggestive d'Europa. Mi sono innamorata di questa città tre anni fa e non vi so spiegare il motivo ..perchè di motivi ce ne sono tanti. La verità è che Amsterdam è proprio una città a misura d'uomo: la gente gira sul tram o in bicicletta, i canali e il verde dei parchi e dei viali ti portano veramente fuori dal tempo e dallo spazio. E cose per me importantissime: la gente è ospitale e sempre sorridente, la multietnicità dei negozi e dei ristoranti ti fa sentire al centro del mondo, le casette che salgono in cielo storte e i balconi pieni di tulipani in qualunque momento dell'anno danno quel tocco di calore che da nessuna altra parte , se non a casa mia , ho mai provato.
Uniche note negative: si può ancora fumare nei ristoranti; in questo periodo fa un pò troppo freddo per i miei gusti; e - cosa assolutamente inaccettabile ma altrettanto evitabile ( evitando le due zone) - il turismo becero ahimè sempre più italiano.
Amsterdam non è il red lights district nè i coffee shops , Amsterdam è cultura, bellezza e natura.. bisogna sfatare questo mito e soprattutto bisogna creare un turismo intelligente, rispettoso e non molesto.

A parte questa piccola polemica che però è doverosa dal momento che ormai la maggior parte dei turisti italiani ( ma non solo, gli inglesi per esempio ci superano in maleducazione) non è vista di buon occhio a causa dei soliti imbecilli, volevo soffermarmi sulla varietà di ristoranti e supermercati vari, come più si confà a questo sito.


Per cominciare se fate un viaggio non potete proprio farvi scappare " La place".. un mega supermercato di solo cibo cucinato al momento. E ' diviso in varie zone , La boulangerie per esempio ha un'infinità di panini, torte, torte salate, segue poi l'angolo dei succhi di frutta e delle macedonie tutte rigorosamente fatte al momento; l'angolo delle pizze e focacce; l'angolo dei polli arrosti, del pesce; dei molluschi e crostacei, della pasta, della cucina etnica per non dimenticare il mega banco di verdure crude o cucinate al momento.

Insomma entri per la pausa pranzo, prendi il vassoio e hai solo l'imbarazzo della scelta!

A PICCOLI BOCCONI

Spezziamo la rassegna di dolci natalizi e torniamo un attimo all'argomento zucca che tanto mi piace per questa ricettina gustosissima e veloce veloce

Crocchette di zucca al parmigiano

400 gr di zucca gialla pulita e tagliata a pezzettini
150 gr farina
50 gr parmigiano grattuggiato
3 uova
olio per friggere


in una padella cuocio la zucca a dadini ( o in forno) per 25 minuti.
Schiaccio la polpa di zucca con una forchette e incorporo i tuorli, la farina il parmigiano. un pochino di sale e gli albumi montati a neve, mescolo il tutto con delicatezza.

in una padella scaldo l'olio e friggo il composto a cucchiaiate fino a doratura.

prelevo le crocchette le asciugo dall'olio in eccesso e le servo subito.


N.B. In generale per i fritti, se non potete servirli subito, si accende il forno e gli si fanno raggiungere i 180° , si spegne e si mette in caldo il fritto, avendo cura di lasciare socchiuso lo sportello ( altrimenti all'interno si forma umidità che fa diventare in fritto molliccio!)

domenica 29 ottobre 2006

Pandorini

Devo dire che l'idea di preparare da me un pandoro non mi ha mai allettato molto.. ma queste sono più delle tortine così.. ci proviamo!

120 gr burro
110 gr zucchero
2 uova
110 gr di farina
1 bustina di lievito
burro
zucchero a velo

Sbatto con le fruste elettriche il burro con lo zucchero fino ad ottenere un crema chiara. Unisco uno alla volta le uova e mescolo accuratamente . Setaccio la farino con il lievito e incorporo all'impasto. Imburro e infarino 4 stampini a ciambella.
Divido l'impasto negli stampini e faccio cuocere in forno a 160° C per tre quarti d'ora. Controllo il grado di cottura con uno stecchino e se necessario lascio cuocere ancora un pò , controllando a vista. Sforno i pandorini e li faccio raffreddare su una gratella. La ricetta dice che si possono conservare fino a 4 giorni avvolti nell'alluminio.

Domino con crema alla menta

Questa preparazione mi è subito saltata all'occhio perchè mi ricorda la mia infanzia, un pò perchè il domino è ancora adesso uno dei miei giochi preferiti un pò perchè questi dolcetti mi ricordano quelle tegoline al cioccolato con ripieno di menta che mio papà portava sempre a casa di ritorno dai suoi viaggi come regalino per mia mamma dicendo che " le piacevano da impazzire", quando poi la realtà è che piacevano molto di più a lui che finiva per mangiali tutti..

Dosi per 100 pezzi
400 gr di zucchero a velo
10 gocce di estratto di memta
4 cucchiai di siero di latte
- per decorare
70 gr di cioccoalto fondente
30 gr di burro

In una ciotola mescolo lo zucchero a velo, il siero di latte e l'estratto di menta fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Con una spatola stendo il composto con uno spessore di 3-4 mm sopra il famoso foglio di acetato ( ma va benissimo anche della carta forno) formando un rettangolo 20x40 cm. Quindi ricopro con un secondo foglio di acetato ( o carta forno) e con un taglierino taglio dei rettangolini 2x4 cm.
Lascio asciugare i biscottini in un luogo fresco e asciutto per 24 ore.
Per decorare faccio sciogliere il cioccolato fondente con il burro a bm e un cucchiaio d'acqua . Lascio intiepidire e spennello i biscottini con la glassa formando i classici disegni delle pedine del domino.

Tartufini

Per 30/40 tartufi

450gr di buon cioccolato
25 cl panna fresca

- per guarnire:
cacao amaro
cioccolato bianco grattuggiato
cannella
cocco disidratato


Faccio bollire la panna e la verso a filo sul cioccolato ( meglio se in piccoli pezzi), mischio con un cucchiaio e lascio raffreddare. Formo delle palline con le dita e le ricopro a piacere con una delle guarnizioni tra cocco cannella cacao e cioccolato bianco.


Ho trovato almeno dieci ricette diverse per preparare i tartufini ma questa è senz'altro la più semplice e genuina per cui mi sembrava sensato proporvela !

Scorzette d'arancia al cioccolato

Questa è una delle preparazioni dolci a cui non so proprio resistere e che mi sostiene fisicamente e mentalmente quando devo prendere un aereo..provate a farmi partire senza una confezione di scorzette Godiva e mi vedrete in preda ad una crisi isterica..ho un pò la fobia del volo..

Le dosi sono per 4 persone
4arance non trattate
200 gr zucchero
100gr cioccolato fondente

Lavo le arance ed elimino con un coltello le calotte, le pelo al vivo e le taglio in 4 parti. Taglio le scorze a striche larghe mezzo cm, le metto in pentola con acqua fredda. Porto a ebollizione e scolo. Ripeto per due volte cambiando l'acqua.
Mescolo 2.5 dl di acqua allo zucchero e alle scorzette. Faccio ancora bollire e lascio cuocere per mezz'ora ( il liquido deve evaporare tutto) . Pongo le scorze su una griglia e lascio asciugare.
Sciolgo il cioccolato a bm in un pentolino, immergo una per una le scorzette nel cioccolato avendo cura di far gocciolare bene.
Adagio sulla carta da forno (o per gli intenditori che lo possiedono un foglio di acetato) e lascio asciugare completamente.

I dolci delle feste

Ho deciso con un pò d'anticipo di trattare l'argomento Natale, per proporvi delle ricettine a tutto dolce che devo sperimentare nel prossimo mese per riuscire ad assemblare i miei cesti.. spero che possano essere utili a tutti e che magari sperimenterete insieme a me!
Le ricette, vorrei sottolineare , non sono precisamente farina del mio sacco ma fanno parte della mia collezione di riviste, manuali e libri che ormai da 5 anni si accumulano ininterrottamente in ogni angolo di casa.
Allora buona lettura a tutti e buon appetito!

giovedì 19 ottobre 2006

Cucurbitacea per eccellenza

La zucca è un ortaggio che mi affascina moltissimo e che adoro inserito in ogni preparazione. La zucca è originari adell'America Centrale e si conosce e si utilizza da molto prima della venuta di Gesù ( 6000 a.C.). Appartiene alla vastissima famiglia delle Cucurbitacee (..e qui entra in gioco la mia preparazione botanica!!!) e presenta diverse forme e dimensioni. Le specie più conosciute e utilizzate sono la Cucurbita maxima - zucca dolce - e la Cucurbita moschata - zucca torta -. La prima varietà è quella più famosa, grande tonda appiattita in alto con la buccia spessa verde e striata; ha polpa gialla / arancione ed è molto dolce, può raggiungere anche gli 80 Kg.
La seconda varietà allungata e rigonfia alle estremità, di medie dimensioni, di colore verde scuro e polpa dolce ( attenzione.. non sto parlando delle zucchine: queste infatti appartengono alla varietà Cucurbita pepa).
La zucca è ipocalorica perchè contiene tanta acqua ( 15 calorie per 100 gr) e pochi zuccheri semplici, è ricca in vitamina A ( come tutta la verdura e la frutta gialla e arancione) e di minerali ( potassio, fosforo, calcio) .

Prima di sbizzarirmi con le ricette di stagione che comprendono la zucca.. vorrei proporvi una maschera di bellezza trovata nei miei viaggi in rete..

schiacciare una fettina di zucca cruda e qualche seme, diluire con miele e applicare sul viso: la pelle risulterà molto più levigata.

Avvertenze:
tenersi lontani da fonti di calore, eventuali alveari presenti in loco e mariti che tornano a casa affamati dopo una giornata di lavoro..

Se siete coraggiosi e sarete ancora vivi dopo l'esperimento
..fatemi sapere.

martedì 17 ottobre 2006

Perchè le cose più buone fanno ingrassare???

Io proprio non capisco..purtroppo appartengo a quella categoria di donne che non sanno rinunciare al piacere di mangiare e ne vanno fiere salvo poi lamentarsi del fianco largo o della taglia del pantalone che cresce esponenzialmente. Quando provo qualcosa in un negozio mi maledico mentalmente per la mia ingordigia però proprio non potrei mai negarmi il piacere di un buon piatto. E adesso veniamo al dunque: possibile che le leccornie che preferisco siano costantemente ed inesorabilmente caloriche?? Perchè il fritto di mozzarella e fiori di zucca ha tutte queste calorie?? Non dovrei ordinarlo, ma è lì, sul menu che mi invoca a gran voce e come diamine posso resistere??
E per quale maledetto motivo dovrei ordinare degli spaghetti al pomodoro fresco quando posso farmi portare un piatto di linguine all'astice o un risotto mantecato al tartufo su fonduta valdostana????
Al limite ordino delle verdurine grigliate per secondo per mettermi la coscienza a posto..

Focaccia con ricotta di capra e pesto

Mi sono lasciata tentare da un esperimento gastronomico della serie " prendi tutto quello che c'è in dispensa e prova a mettere insieme una cena se ci riesci!!"


250gr di focaccia ligure
200 gr ricotta fresca meglio se di pecora
8 olive nere
5 capperi in salamoia
5 filetti d'acciuga
basilico



In una terrina lavoro la ricotta con qualche foglia di basilico tritato sale e pepe. Taglio la focaccia e la tosto in forno a 180° C per cinque minuti e la lascio raffreddare.
Preparo il pesto tagluzzando acciughe capperi e olive privati dell'olio in eccesso.


Spalmo la ricotta sulle fette di focaccia e aggiungo un cucchiaino di pesto, servo subito.

giovedì 28 settembre 2006

Biscottini "al volo"

Gli amanti della cucina autentica e tradizionale storceranno il naso , ma propongo questa ricetta ai miei ospiti ( sia grandi che piccini) da oltre due mesi e sono sempre un successone. Tempo di preparazione un quarto d'ora!
Vi servono:
un barattolo di mascarpone
un barattolo di nutella
una confezione di biscotti pav..ni
mezzo litro di latte
una caffettiera per due di caffè
cacao amaro
cocco disidratato


Spalmo un velo di nutella su un biscotto e un velo di mascarpone su un altro biscottino, li "appiccico" crema contro crema, li bagno leggermente nel caffè e poi li passo nel cacao. Per un gusto più delicato bagnate il biscotto nel latte e poi passatelo nel cocco disidratato.

Mettete in frigo per almeno tre ore e servite non troppo freddi.


Sto studiando altre varianti: con marmellata ricoperti di granella di nocciole. con miele ricoperti di mandorle e con composta di mele ricoperti di cannella.

mercoledì 27 settembre 2006

Lo SHUN

Lo Shun è un ristorante giapponese, tra tutti quelli che ho provato qui a Milano ( sono una grande appassionata ) e che ultimamente fioriscono qua e là in ogni angolo della città, questo è sicuramente il migliore dal punto di vista della qualità.L'ambiente è molto curato, con arredamento minimalista e luci soffuse, alle pareti cascate d'acqua vi faranno rilassare e sentire in cima a qualche altissimo monte innevato del Giappone. Altra cosa da non sottovalutare mai ( a parità di qualità e prezzo è la caratteristica che mi fa scegliere un ristorante piuttosto che un altro) è la strabiliante cortesia del personale, attento, sempre sorridente ma mai invadente: è un susseguirsi interminabile di sorrisi, grazie, prego.. insomma veramente squisiti. E a proposito di squisito veniamo al dunque ossia alle cibarie. Molto spesso associamo il "ristorante giapponese " ai soliti sushi, sashimi e tempura.Qui è un tripudio di piatti sia caldi chè freddi di pesce ma anche vegetariani e carnivori potranno trovare qualcosa di veramente sfizioso! La carta dei vini è raccolta ma anch'essa molto curata.
Provati per voi:
La classica Barca di sushi e sashimi, 20 pezzi a persona di puro godimento.. non potrò non soddisfarvi sia per la freschezza del pesce- il salmone è quasi dolce e il tonno è qualcosa di indescrivibile-
Tempura di verdure: se siete abituati alle solite tre verdurine striminzite.. dimenticatele! Qui ho trovato zucchine cipolle zucca carote peperoni fagiolini patate americane friarielli fiori di zucca asparagi.
Insalata di alghe: buonissima speziata e particolare
Riso saltato con verdure: l'avevo sottovalutato abituata a quello dei ristoranti cinesi che non mi fa impazzire, questo mi ha piacevolmente sorpreso- meno unto, più saporito e croccante
Per finire due piccole chicche che non potete proprio farvi scappare:
le tartare di tonno e salmone indimenticabili e immancabili nel mio menu e i
Gunkan piccoli ( ma non troppo) rotolini di riso conditi con tartare e avvolti da una fetta di pesce, ho provato sia quelli al tonno che al salmone meritano.
Potrei finire la mia recensione qui , ma sarebbe un sacrilegio non parlare dei dolci... assaggiati per voi la mousse di cioccolato, superba e un cestino di croccante al sesamo ripieno di crema e frutta ( anche qui la varietà della frutta vi sorprenderà) . Il tutto ad un prezzp più che abbordabile per quel che mangiate 30- 35 euro a testa escluso il vino.
Consiglio vivamente di provare questo ristorante che sebbene ha aperto da poco ha già conquistato la sua discreta fama e anche me!


Shun, Viale tunisia tel.0229403096

lunedì 11 settembre 2006

Antica trattoria La Pesa

Ci sono posti che frequento molto spesso e che mi danno sempre grandi soddisfazioni, così ho deciso di dedicare questo mese di settembre a tutti quei ristoranti che ho nel cuore e che mi fanno sentire bene come a casa mia. Vorrei quindi dedicare la prima pagina alla trattoria La Pesa ( Milano, Via Fantoni 26 Tel. 02 40 35 907) . Qui sia a mezzogiorno per un pranzo veloce che la sera per una serata romantica o in compagnia di amici, sei sempre il benvenuto! Lo staff è sempre e assolutamente gentile, la presenza è continua e discreta. La cantina è raccolta ma presenta un'ampia gamma di vini rossi e bianchi da un pò tutte le regioni d'Italia. Il menu varia a seconda della stagione e dello chef che propone sempre piatti ben calibrati facendo molta attenzione alla tradizione e alla qualità delle materie prime. Degni di nota sono i piatti della cucina lombarda ( l'ossobuco con il risotto alla milanese e l'immancabile cotoletta) ma non mancano nemmeno piccole escursioni gastronomiche come lo gnocco fritto, il Culatello, il vitello tonnato, il tartufo e così via. Senza dimenticare la deliziosa lista dei dolci che corromperà anche i meno golosi. I prezzi sono più che onesti e coperto e acqua sono già inclusi nel prezzo. L'ambiente è rustico ma curato con le tovaglie a quadretti rossi e bianchi, le candele sui tavoli e le foto della vecchia Milano appese alle pareti, dove troneggiano un'infinità di bottiglie di vino.
Insomma La Pesa mi sembra una tappa assolutamente obbligata per chi vuole assaporare tutta la bontà del territorio e per chi vuole passare davvero una piacevole serata in un'ambiente informale ma anche molto intimo.
Assaggiati per voi dal nuovo menu:
- Lo sfizioso antipasto classico della Pesa ( gnocco fritto, pancetta, coppa, cipolline agro, nervetti e falde di peperone arrostite)
- Culatello con bufala e fichi ( ottimo l'accostamento)
- Gnocchi al tartufo su fonduta ( strepitosi)
- Ravioli al timo con ripieno di melanzane ( perfetti)
- Tagliatelle fresche al ragù ( ottime e molto bilanciate nei sapori)
- La selezione di formaggi con marmellate e mostarde ( una golosità)
- La mousse alla menta con cioccolato fondente ( molto delicata)

Ultimi due consigli: prenotate, nel fine settimana è obbligatorio e andateci ,ne vale la pena!

giovedì 3 agosto 2006

Castellane al pesto di rucola con patate

Le Castellane sono un formato di pasta che mi ha affascinato subito..hanno la forma di conchiglia più o meno,restano al dente e " prendono il sugo" che è una meraviglia!

Ho raccolto la rucola in giardino a occhio e croce 250 gr l'ho lavata e l'ho messa nel mixer ( ho il mortaio ma sono troppo pigra per usarlo!!) con uno spicchio d'aglio, un pizzico di sale uno di pepe e coperto a filo con olio extra vergine. Deve risultare una specie di pesto molto aromatico.

Ho sbucciato due patate medie e le ho tagliate a cubetti, fatte lessare per 20 minuti ( a noi piacciono ben cotte) e le ho scolate.

Lessata la pasta in abbondante acqua salata, ho scolato, unito il pesto e le patate, senza far saltare.

Una bella spolverata di parmigiano e via in tavola.


Il sapore è molto delicato ma sfizioso, fatemi sapere!

mercoledì 2 agosto 2006

Il San Lorenzo

Premesso che non sono un critico culinario, che le mie opinioni sono e restano opinioni e dunque sono totalmente opinabili, vorrei fare una piccola recensione su questo mitico ( a detta di altri) ristorante italiano a Londra.
Il mese scorso insieme ad un'amica ho fatto una piccola fuga nella metropoli britannica e una sera abbiamo deciso di provare questo ristorante, un pò perchè eravamo in astinenza da pasta, un pò perchè era tanto reclamizzato..ci siamo buttate!
Materie prime rigorosamente importate dal Bel Paese, personale in sala e in cucina assolutamente italiano, ambiente raffianto e cibo superbo. Naturalmente prenoto per telefono perchè è sabato sera e i coperti non sono molti.
Sapendo che il posto è più o meno elegante ci mettiamo in tiro, tubino nero, capelli raccolti, trucco preciso..insomma look sobrio ma non casual.
Entriamo e il posto non mi sembra granchè, megaschermo che mostra Francia- Brasile ( sono tifosa ma forse il televisore stona un pò con la musica in sottofondo e con le elegantissime ladies sedute ai tavoli con tanto di stole e diademi..).
Ci squadrano da capo a piedi così mi affretto subito a dire che abbiamo una prenotazione, ci accompagnano al nostro tavolo e subito particolari saltano all'occhio mostrando qualche cosa non va: la tavola è apparecchiata male, il pane ce lo fanno prendere con le mani da una cesta comune, ordino del vino bianco e me lo lasciano sul tavolo senza cestello, i bicchieri non sono quelli giusti e il cameriere che durante la cena passa e vede i bicchieri vuoti fa finta di niente ed il vino lo devo versare da me ( faccio notare che eravamo due donne sole).. nulla di insormontabile per carità però il servizio non è minimamente all'altezza nè delle recensioni che ho letto nè tantomeno dei prezzi non proprio popolari.
Passiamo al cibo:
- La mozzarella di bufala che ho ordinato non era di bufala, magari un londinese non se ne accorge ma un italiano..
- Un prosciutto di Parma senza infamia nè lode
- La cotoletta ( anche se è la più piccola che io abbia mai visto in vita mia) buona e ben presentata con una piccola tartare di pomodori e basilico e delle zucchine in pastella
- sul mio carpaccio di tonno stendiamo un velo.. anche perchè di velo si trattava, tre fettine cosi sottili che non si riusciva nemmeno a prenderle con la forchetta e al centro del piatto una cucchiaiata di purè..

Per il conto lasciamo stare, sappiamo che Londra è cara..

Insomma non è un ristorante spregevole, ci mancherebbe! Però se l'apparenza è da 5 stelle devi saper tenere a 5 stelle anche la sostanza, sia il servizio che il cibo..

Lo consiglio se non altro per avere un altro parere..però magari mettetevi in lungo o in giacca e cravatta, così magari il maìtre eviterà di appollaiarsi sulla colonna in fondo alla sala e fissarvi per tutta la sera con quell'aria da compatimento come ha fatto con noi.. ( persino i camerieri facevano gli snob, roba da matti..)

meditate gente, meditate...

torta salata integrale con spinaci e gorgonzola

250 gr di spinaci freschi in foglia
50 gr di prosciutto cotto a cubetti
60 gr di gorgonzola dolce
1 rotolo di sfoglia rustica integrale B...ni


lavo gli spinaci sotto acqua corrente e li metto in una padella capiente senza asciugarli, accendo il fuoco e li lascio cuocere per una decina di minuti senza aggiungere nulla. Scolo e lascio raffreddare.

Stendo la sfoglia nel contenitore desiderato ( io ho usato una pirofila rettangolare) aggiungo i cubetti di prosciutto ( per un gusto più deciso potete usare anche dei fiammiferi di speck) gli spinaci strizzati ben bene , e il gorgonzola a pezzetti.
Chiudo la sfoglia con la pasta che avanza sui lati, bagno leggermente la superficie con un poco di latte e inforno per 20 25 minuti a 200 °C .


Il segreto è strizzare bene gli spinaci in modo che durante la cottura non perdano l'acqua che renderebbe la sfoglia molliccia.

martedì 1 agosto 2006

La Griglia

Adesso ditemi se non è vero!
Sabato sera io & la mia dolce metà siamo stati invitati a cena da amici per cucinare alla griglia un maialino sardo portato da altri amici. Eravamo una quindicina di persone suddivise a metà tra uomini e donne..tagliato il culatello infinitamente buono per l'aperitivo con un bel bicchiere di bianco freddo, noi donne ci siamo sedute a chiaccherare e gli uomini hanno montato il girarrosto e acceso il fuoco..
adesso spiegatemi perchè devono essere gli uomini a fare la griglia!!!!
Insomma di norma non cucinano, non muovono un dito in cucina, non saprebbero fare nemmeno un piatto di pasta al burro..però quando c'è da far la griglia, Dio ce ne scampi, si trasformano in grandi chef e intenditori.
Noi da lontano li guardavamo agitarsi, correre intorno al fuoco, pontificare ( perchè quando si fa la griglia loro ne sanno ovviamente più di te che spignatti tutti i sacrosanti giorni anche d'estate con 55°C all'ombra!!!) e darsi ordini gli uni con gli altri..
Ogni tanto qualcuno arrivava accaldato per fare rifornimento di liquidi e la faccia era quella di chi sta compiendo un'impresa titanica.. manco fosse un uomo primitivo che va a caccia per la sua donna!!!!!
Il risultato finale è stato un ottimo maialino davvero croccante fuori e morbido e saporito dentro, però se pensate che adesso ci metteremo ad adorarvi come Dei dell'Olimpo state esagerando!!!!

Bocconcini di fegato alla veneta con carciofi crudi

200 g di fegato 1 carciofo 1 o 2 cipolla bianca olio sale q.b.

Pulire il fegato e tagliarlo a pezzetti, sbucciare una cipolla e tagliarla a velo.
Pulire il carciofo e tagliarlo a julienne sottilissima, metterlo a marinare con olio sale e poco poco limone.
In una padella mettere tre cucchiai d'olio extra vergine e altrettanto burro, fare sciogliere ed amalgamare il tutto e buttare le cipolle, rosolarle finchè non diventano belle dorate.
Aggiungere il fegato tagliato a pezzetti o a filettini e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco secco, lasciare cuocere a fiamma viva mescolando finchè non perde più sangue.

Servire con dei crostoni di pane al rosmarino e la tartare di carciofo a parte.

Le parole non valgono niente




La disperazioe & la speranza

Sformatini di cioccolato bianco con salsa al fondente

Ricetta ultra collaudata e d'effetto, si prepara in anticipo e piace sempre a tutti.


Per 6 stampini
200gr di cioccolato bianco
4dl di panna fresca
2uova
60 gr zucchero
1 bustina di vanillina in polvere
1 cucchiaio di brandy
1 vasetto di yogurt bianco 150gr
7 gr di gelatina in fogli
100 gr di cioccolato fondente


In una pentola capiente con una frusta elettrica alla massima potenza monto i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso ed omogeneo.
Aggiungo 3 dl di panna e continuo con la frusta riducendo però la velocità ( mescolate bene perchè fa un pò fatica ad amalgamarsi)
sciolgo la gelatina per 10 minuti in acqua fredda. Intanto metto la pentola con il composto sul fuoco basso, mescolando finchè non arriva quasi ad ebollizione ( ma non deve bollire!) .
Tolgo dal fuoco , trizzo bene la gelatina e la incorporo alla crema mescolando bene finchè non si è sciolta completamente.
Faccio fondere il cioccolato bianco a bagnomaria e quando è senza grumi lo verso piano nel resto dell'impasto. Quando il tutto è omogeneo aggiungo lo yogurt e la vanillina.
Monto gli albumi a neve ferma con un pizzico di sale. Aggiungo anche questi mescolando nello stesso senso finchè il tutto diventa liscio e senza pezzettini di albume.
Verso il composto negli stampini precedentemente foderati con della carta cellophane e pongo in frigorifero a rassodare per 4/5 ore.


Per la crema fondente:
fondo il cioccolato fondente con il restante dl di panna e il brandy e mescolo finchè non risulta liscia e lucida.
Da fare al momento così resta tiepida e si mette a specchio sui piatti dove sfornerò i budini.

Se proprio volete esagerare potete aggiungere come decorazione dei riccioli di cioccolato e dei pezzetti di caramello aromatizzati.

lunedì 31 luglio 2006

Così ci piace



Prima di sbizzarrirmi con qualche ricettina da proporre in queste torride serate milanesi, vorrei mettere subito in chiaro una cosa: se l'immagine che vedete non vi convince, se preferite le donne che per cena ordinano "un'insalatina con condimento a parte"..avete sbagliato posto! Noi siamo cosi: belle donne forti, burrose, che amano la buona tavola ed il buon vino..

Prova generale

Sono già in ansia, sono riuscita ad arrivare fino a qua e già l'angoscia mi attanaglia il cervello..cosa ci scrivo qua sopra?? Bene, bisogna rompere il ghiaccio e allora ..ROMPIAMOLO! ..magari svelandovi da dove ho preso quest'idea: www.cavolettodibruxelles.it , andatevelo a vedere perchè oltre alle magnifiche ricette si trovano anche riflessioni, foto straordinarie e curiosità gastronomiche e non davvero interessanti.
Come al solito faccio promesse che non riesco a mantenere.. ho giurato di scrivere tutti i giorni ma venerdì partirò per le vacanze e dubito fortemente di riuscire a scrivere un pensierino tutti i giorni..nessuno si accorgerà di questa piccola mancanza.Anche perchè in questi giorni saturerò lo spazio e le menti con molte molte idee ( sono come i bambini: le novità mi appassionano.. ma mi annoiano altrettanto in fretta..)
Mentre cerco di scrivere sguscia dentro di me sempre più insistente il pensiero che questo blog lo leggerò solo io e qualche amica fedele.. sono un pò così..insicura negativa pessimista..
evviva le vacanze!!!!!!!

La prima volta

Eccomi qua.. pensavo che non sarei mai riuscita a manovrare con destrezza questa orribile macchina che è il mio computer e invece.. ho persino un blog tutto mio!
Certo è ancora in bianco ma mi impegno solennemente a scrivere un pezzettino al giorno, l'argomento? Lo deciderò giorno per giorno a seconda di quello che mi capita per le mani, ma non vi farò mancare di certo viaggi, cucina, libri, sport e pettegolezzi..e magari anche qualche raccontino del mio vissuto che a quanto pare è molto, ma molto divertente!
Allora a presto,


Lavanda&Zafferano