martedì 1 agosto 2006

Bocconcini di fegato alla veneta con carciofi crudi

200 g di fegato 1 carciofo 1 o 2 cipolla bianca olio sale q.b.

Pulire il fegato e tagliarlo a pezzetti, sbucciare una cipolla e tagliarla a velo.
Pulire il carciofo e tagliarlo a julienne sottilissima, metterlo a marinare con olio sale e poco poco limone.
In una padella mettere tre cucchiai d'olio extra vergine e altrettanto burro, fare sciogliere ed amalgamare il tutto e buttare le cipolle, rosolarle finchè non diventano belle dorate.
Aggiungere il fegato tagliato a pezzetti o a filettini e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco secco, lasciare cuocere a fiamma viva mescolando finchè non perde più sangue.

Servire con dei crostoni di pane al rosmarino e la tartare di carciofo a parte.

6 commenti:

  1. Anonimo11:47 AM

    Goduriosa

    1350 g di zucchero
    1350 g di mandorle tostate e macinate
    3 bicchieri d'acqua
    36 tuorli d'uovo
    1 bastoncino di cannella
    la scorza di un limone

    Sbattere i tuorli per un paio di minuti. Mettere in una casseruola lo zucchero, la cannella e la scorza di limone. Mescolare. Cuocere sino a quando lo zucchero sarà sciolto e comincia ad addensarsi leggermente. Versare le mandorle poco a poco, mescolando sempre e facendo attenzione a non bruciare l'impasto. Togliere la cannella e la buccia di limone, che si buttano via. Continuare a cuocere perchè si addensi, fino a quando si mescola a fatica. Aggiungere poco a poco i tuorli, continuando a rimestare sempre nello stesso senso. Togliere dal fuoco appena comincia a bollire, altrimenti impazzisce. Servire freddo. Dopo aver fatto l'amore, soprattutto se la donna è bruna è necessario qualche tempo di coccole e di intrattenimento perché si espanda. In questi tempi di coccole di mezza stagione non c'é nulla come la pasticceria popolare fornita, contrariamente alle regole, non dalla donna ma dall'uomo. Perché sarà segno di delicatezza e di antica e tradizionale affettuosità che l'uomo prenda dal frigo un vassoio di goduriosa attribuita a una mamma che veglia i riposi del guerriero suo figlio. Chi non ha, per sua sfortuna, una mamma sotto tiro, può sostituirla con una madrina o vecchia vicina o portinaia con il dono della generosità. Piatto che suscita nostalgie di sapori e profumi di infanzia, un'età della vita in cui la pasticceria è una patria e il mondo sono i quattro punti cardinali di una casa mentale immaginaria. Dopo essersi ben goduti la goduriosa si constaterà, irrimediabilmente, che le nuove pratiche amorose sono più sussiegose e tenere, meno aggressive, piene di quel soave tocco disarmato con cui si esplica l'amore vero. Si corre il rischio, tuttavia, che l'amore continui nel tempo ed esiga relazioni stabili, galeotta senza ombra di dubbio la goduriosa. Coloro che non vogliono incorrere in un simile rischio, possono sostituire questo nostalgico dessert con le frittelle al miele, altrettanto buone e profondamente dolci, ma meno sentimentali.

    (sempre lo stesso anonimo intruso...indovina chi è?)

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  2. non saprei mi servono più indizi..però una cosa è certa sono allergica alle mandorle!!!!!

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  4. Anonimo12:36 PM

    Un paio di indizi:

    - non sono allergico alle mandorle

    - se bevo tanta acqua alla sera la mattina dopo mi sveglio con un gran cerchio alla testa

    ora hai capito?

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  5. Anonimo12:37 PM

    sono buono ti do un altro indizio: se leggi bene la ricetta non puoi non capire chi sono....pensa, pensa, pensa.

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  6. proprio non capisco..sicuramente qualcuno delle CI..

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