sabato 30 giugno 2007

Sogliole alla Mugnaia

Ecco qui quello che ha fatto seguito ai paccheri l'altra sera a cena. Questa è una versione un po semplificata delle sogliole alla mugnaia. Nella ricetta originale andrebbero prese le sogliole intere e pulite ( io mi sono fatta fare i filetti dal mio pescivendolo) ; andrebbe usato il burro chiarificato per friggere ( io mi sono limitata a far cuocere il burro e poi ho tolto la schiumetta superficiale) ..insomma per chi non ha tutto il pomeriggio per cucinare questa ricetta è ottima.




Ingredienti:

4 filetti di sogliola
due noci di burro + una finale
succo di mezzo limone ( non apprezzo molto il limone con il pesce)





Infarinare i filetti di sogliola in modo che risultino belli panati e togliere l'eccesso di farina. Poggiare i filetti su una griglia in modo che la farina asciugandosi aderisca bene al pesce.

In una larga pentola antiaderente far sciogliere il burro ed eliminare la schiuma superficiale con un mestolino o una schiumarola ( regolatevi: il burro rimanente deve essere piuttosto abbondante perche le sogliole vanno fritte. Se scarseggia aggiungetene un pochino).

Quando il burro è bollente aggiungere i filetti di sogliola e far cuocere due minuti per parte ( se c'è la pelle lasciare 3 minuti per parte).

Togliere i filetti dalla pentola e lasciare in caldo.

Nella padella aggiungere un cucchiaino di burro il succo di limone e facoltativo mezzo bicchiere di vino bianco secco.
Far restringere il sughino e versare sulle sogliole.Servire.







Bailey's Cheesecake

..o quello che ne rimane ( me l'hanno mangiata praticamente tutta!)...


Ingredienti:

225 g digestive o biscotti al burro
125 g burro
14 cucchiai di Bailey's
colla di pesce ( 3 fogli)
400 di mascarpone
50 g zucchero a velo
300 g panna da montare
cacao per la superficie




Preparare la base triturando i biscotti e mescolandoli con il burro caldo, stendere l'impasto sul fondo delle tortiera col bordo staccabile.
Sciogliere la gelatina nel liquore caldo, montare la panna.
Mescolare il formaggio con lo zucchero, la panna e il liquore con la gelatina.
Far raffreddare in frigo ( io l'ho tenuta tutta notte ma credo che 3/4 ore siano sufficineti) e spolverare con cacao.

venerdì 29 giugno 2007

Reportage da Amsterdam

Ve l'avevo accennato. Sono andata ad Amsterdam con le amiche circa un mesetto fa.

Partite due per volta ( Io e Laura il giovedi mattina ancora con il buio; Lucilla e Chicca il giorno successivo sempre a quell'ora) , il viaggio - io ho il terrore dell'aereo ma mi costringo a prenderlo ogni volta - è andato bene, tutto in orario e bagaglio a mano non pesato (..ah beati controlli aeroportuali italiani..) . Tranne il fatto che durante l'attesa della partenza, nel classico giro per il duty free, perdo la testa per dei mignon di liquori nelle bottigliette di cioccolato..apprezzo il trash cosa ci posso fà??..e dimentico carta d'imbarco e passaporto nei meandri degli scaffali. E va bè la solita figura tapina di me che giro tra profumi e liquori disperata.. alla fine mi rincorrono perchè qualcuno l'ha ritorvato.


Il tempo ci assiste e quando arriviamo in Central Station ci sono 24 gradi ..una meraviglia

Ad Amsterdam io ci sono già stata parecchie volte cosi propongo a Laura un giretto da vera turista per i negozi , rimango sempre affascinata dalla quantità di roba che stipano nei negozietti di quartiere:



Scusate il riverbero..ma mi sono distratta, lì di fronte ho visto un paio di scarpe che.. ecco l'unica cosa che scambierei con una sacher è un paio di scarpe nuove.. sono piccole manie.
Colazione poi da Pancakes corner che è il mio posticino preferito ( nella foto l'interno e la vista dalle vetrate)..come vorrei anche a Milano un posto cosi!







Diciamo che questi 4 giorni sono passati velocissimi..abbiamo camminato per km!

Passando per il mercato dei fiori, dove ho lasciato quasi tutti i miei averi ( però le calle sul balcone stanno fiorendo e sono una meraviglia!)






La prima casa di Amsterdam, mi affascina sempre moltissimo. Per arrivarci si deve entrare da una porticina ( e infatti non c'e mai nessuno perchè credo che la gente non osi entrare pensando che sia la casa di altri). Sembra di varcare la soglia di un altro mondo..non si può descrivere, il silenzio il verde..questo posto ispira una pace che bisogna provare..




Ed ecco il posto che ho scoperto e che nella mia classifica personale delle colazioni ha sorpassato il pancakes corner..si chiama Bagels Beans e mi ha aperto il cuore..è uno di quei posti dove c'è calma e l'ambiente è caldo e accogliente, le ragazze che ci lavorano sono tutte gentilissime e.. tutto quello che vi portano è rigorosamente biologico..







Sui tovagliolini di carta c'è la filosofia dell'ideatore e con il caffè ( peraltro ottimo) ti portano anche il bicchierino d'acqua (- cosa che da noi al bar ti fanno pagare e a mio avviso è un sacrilegio!-)





..abbiate pazienza..la fotografia non è una delle mie doti..

Ultima carrellata di case:




Paccheri con spada fiori di zucca & bottarga





eccoli qui, buonissimi:

Ingredienti:
una fetta di pesce spada
10 fiori di zucca puliti e taliati a listarelle + due interi per decorazione
5 foglioline di salvia
2 spicchi d'aglio
bottarga di tonno a piacere
14 paccheri giganti a testa ( andate a occhio, eravamo in due e ne è avanzato qualcuno)
pepe

In una padellina antiaderenti far soffriggere l'aglio in un cucchiaio di olio extra, buttare lo spada tagliato a cubetti e lasciar cuocere per tre minuti , aggiungere la salvia tagliata a pezzettini e il pepe e proseguire la cottura per altri 2 minuti.

Portare a cottura i paccheri in abbondante acqua salata, scolarli al dente e farli saltare nella padella con il pesce ( se proprio si secca aggiungere un mestolino di acqua di cottura ).

All'ultimo momento aggiungere i fiori.

Impiattare e cospargere di bottarga a piacere.

speriamo si vedano le foto!!

giovedì 28 giugno 2007

tartare di storione



ecco l'antipasto di ieri sera, velocissimo e sempre molto apprezzato, si può anche cambiara tipo di pesce..a voi la scelta!

Su un tagliere iniziare a tagliare il filetto di pesce ( megliocon un coltello di ceramica come insegna il buon Allan Bay) riducendolo a stiscioline e poi a cubettini - fino alla grandezza che desiderate, io di solito non lo smaciullo troppo perchè mi piace sentire il sapore del pesce-.

Mettete il pesce a marinare con olio e limone e pepe macinato per circa un'ora, coperto in frigorifero.

A parte ho preparato una salsina molto giapponese con due cucchiai di sakè secco, uno di olio di sesamo un cucchiaino di salsa di soia e una bella grattuggiata di zanzero.

A questo punto scolate il pesce mettetelo nelle scodelline e irroraltelo con la salsina, guarnite con semi di sesamo tostati ( questa volta il pesce era bianco ma con il tonno e il salmone il contrasto cromatico è molto affascinante) e un pezzettino di pomodoro.

N.B. non ho aggiunto sale perche se posso evito, le spezie danno gia il gusto

Tributo speciale


Dopo aver parlato di diete per tre giorni ieri ci ho dato dentro e ho cucinato tutto il pomeriggio.
Questa è la mia Sacher ( sembrava venisse il temporale e ho pensato che in fondo se il caldo non era troppo..) , qualche tempo fa ho fatto una ricerca su questa torta, le versioni sono infinite.
Ma questa è speciale, è la mia preferita. E' frutto di un dibattito tra me e una grande persona che vorrei ricordare proprio con questa torta.
Lei era il mito dei dolci e vorrei ringraziarla ancora una volta per tutte le ricette e i consigli,

Grazie Alda!

giovedì 7 giugno 2007

Trattoria del Pescatore

Ormai è diventata quasi una tradizione, il sabato a mezzogiorno al Pescatore intendo. Ci si sveglia ( tardi) si beve un caffè e poi all'una , una e un quarto tutti dallo zio!
No, non prendetemi per matta, non è mio parente, è il cameriere piu anziano di questo ristorante che abbiamo affettuosamente soprannominato "zio".
Il locale è piccolino, con due salette attigue e piatti di pesce che svolazzano sorretti da quei 3/ 4 camerieri che sanno sempre consigliarti il meglio. Veterani, nessun giovane ma gente appassionata che oltre a prendere le ordinazioni racconta storie.
La cucina è sarda e il pesce sempre e rigorosamente freschissimo.
Assaggiati da me, con giudizio tra parentesi ( quanto mi piacciono le parentesi!!).

Antipasti: cozze gratinate ( gnam); frittelle di asparagi di mare ( quelle cosine che quando finiscono DEVI fartene portare ancora!); fragolini con polenta e ragu di lenticchie ( da provare l'abbinamento); insalata di patate e polpo ( sempre e solo tenerissimo).

Primi piatti: i miei preferiti sono i paccheri con pesce spada peperoni spellati alla griglia e bottarga ( non potete capira finchè non li assaggiate!); molto buoni anche gli spaghetti cozze vongole e bottarga, piu delicati invece i tagliolini con scampi e pomodorini freschi.

Secondi: - e conviene arrivarci con ancora un po di fame perchè meritano - la catalana con cipolle rosse e pomodori ( ma chi l'ha inventata una cosa cosi buona??!!); la tagliata di tonno con catalogna alla griglia ( perfetto il contrasto dell'amarognolo della verdura con il dolce del tonno appena scottato); merita anche il fritto misto.

Alla fine di tutto questo delirio ittico, passa lo zio con una forma di pecorino sardo morbido da scavare con il cucchiaino!

Dei dolci non vi so dire..di solito non i ci sta piu nemmeno un sorbetto!

I prezzi per una mangiata cosi aggirano intorno alle 35 max 40 euro, un buon vermentino di Gallura compreso ovviamente..



Trattoria del Pescatore
Via Vannucci
5 -
tel. 0258320452
(domenica chiuso)

Faccini

Finalmente dopo quattro mesi che lo lumavo sono riuscita ad andare a cena da Faccini a Castelarquato..anche se ero reduce da una settimana di gastroenterite acuta..WOW.

Ecco dunque abbiamo speso 35 euro a testa. Come vino abbiamo scelto un rosso del posto ..di cui adesso mi sfugge il nome.. ma l'ho segnato da qualche parte e adesso vado in ricerca.

Antipasti: peperoni, cipolline e insalata russa fatte in casa con culatello (ottimo) coppa pancetta e salame nostrano; tutto accompagnato ovviamente dall'immancabile gnocco fritto ( che però era fatto diversamente dal solito, e risultava piatto.. tipo una farinata ). - giudizio antipasto: buono ma nella norma, niente che io non faccia a casa mia per ospiti di una cena improvvisata.

Primi: le caramelle ricotta e spinaci con burro fuso e salvia, i ravioli di anatra con burro tartufato, quelli di zucca - tutti molto buoni e con dell'ottima pasta fatta in casa.
Unica perplessità: io avevo ordinato gnocchi di carote con crema al basilico, quando sono arrivati - da buona allergica - ho sentito subito l'odore di frutta secca e ho domandato al cameriere il contenuto della salsa sottolineando il fatto che sarei morta lì nel locale in circa 10 minuti.
Lui ha risposto, testuali parole " non c'è frutta secca lo assicuro io!". Bene , mentre stavo mettendo in bocca la prima forchettata, si precipita su di me e mi toglie piatto e forchetta, dicendo che la salsa conteneva noci e pinoli " però pochi".. - e qui ci sarebbe da aprire un dibattito sulla pigrizia dei camerieri che piuttosto che andare a chiedere gli ingredienti in cucina ti assassinano..

Nota dolente i secondi: poca pochissima scelta: tasca ripiena, anatra in terracotta e anatra farcita. STOP..e non ho preso niente. Ma ho assaggiato l'anatra farcita ed era ottima.

Buoni i dolci: la mousse di pere con cioccolato è eccellente.

Tornerò un'altra volta, lasciando un margine di miglioramento.