domenica 29 ottobre 2006

Pandorini

Devo dire che l'idea di preparare da me un pandoro non mi ha mai allettato molto.. ma queste sono più delle tortine così.. ci proviamo!

120 gr burro
110 gr zucchero
2 uova
110 gr di farina
1 bustina di lievito
burro
zucchero a velo

Sbatto con le fruste elettriche il burro con lo zucchero fino ad ottenere un crema chiara. Unisco uno alla volta le uova e mescolo accuratamente . Setaccio la farino con il lievito e incorporo all'impasto. Imburro e infarino 4 stampini a ciambella.
Divido l'impasto negli stampini e faccio cuocere in forno a 160° C per tre quarti d'ora. Controllo il grado di cottura con uno stecchino e se necessario lascio cuocere ancora un pò , controllando a vista. Sforno i pandorini e li faccio raffreddare su una gratella. La ricetta dice che si possono conservare fino a 4 giorni avvolti nell'alluminio.

Domino con crema alla menta

Questa preparazione mi è subito saltata all'occhio perchè mi ricorda la mia infanzia, un pò perchè il domino è ancora adesso uno dei miei giochi preferiti un pò perchè questi dolcetti mi ricordano quelle tegoline al cioccolato con ripieno di menta che mio papà portava sempre a casa di ritorno dai suoi viaggi come regalino per mia mamma dicendo che " le piacevano da impazzire", quando poi la realtà è che piacevano molto di più a lui che finiva per mangiali tutti..

Dosi per 100 pezzi
400 gr di zucchero a velo
10 gocce di estratto di memta
4 cucchiai di siero di latte
- per decorare
70 gr di cioccoalto fondente
30 gr di burro

In una ciotola mescolo lo zucchero a velo, il siero di latte e l'estratto di menta fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Con una spatola stendo il composto con uno spessore di 3-4 mm sopra il famoso foglio di acetato ( ma va benissimo anche della carta forno) formando un rettangolo 20x40 cm. Quindi ricopro con un secondo foglio di acetato ( o carta forno) e con un taglierino taglio dei rettangolini 2x4 cm.
Lascio asciugare i biscottini in un luogo fresco e asciutto per 24 ore.
Per decorare faccio sciogliere il cioccolato fondente con il burro a bm e un cucchiaio d'acqua . Lascio intiepidire e spennello i biscottini con la glassa formando i classici disegni delle pedine del domino.

Tartufini

Per 30/40 tartufi

450gr di buon cioccolato
25 cl panna fresca

- per guarnire:
cacao amaro
cioccolato bianco grattuggiato
cannella
cocco disidratato


Faccio bollire la panna e la verso a filo sul cioccolato ( meglio se in piccoli pezzi), mischio con un cucchiaio e lascio raffreddare. Formo delle palline con le dita e le ricopro a piacere con una delle guarnizioni tra cocco cannella cacao e cioccolato bianco.


Ho trovato almeno dieci ricette diverse per preparare i tartufini ma questa è senz'altro la più semplice e genuina per cui mi sembrava sensato proporvela !

Scorzette d'arancia al cioccolato

Questa è una delle preparazioni dolci a cui non so proprio resistere e che mi sostiene fisicamente e mentalmente quando devo prendere un aereo..provate a farmi partire senza una confezione di scorzette Godiva e mi vedrete in preda ad una crisi isterica..ho un pò la fobia del volo..

Le dosi sono per 4 persone
4arance non trattate
200 gr zucchero
100gr cioccolato fondente

Lavo le arance ed elimino con un coltello le calotte, le pelo al vivo e le taglio in 4 parti. Taglio le scorze a striche larghe mezzo cm, le metto in pentola con acqua fredda. Porto a ebollizione e scolo. Ripeto per due volte cambiando l'acqua.
Mescolo 2.5 dl di acqua allo zucchero e alle scorzette. Faccio ancora bollire e lascio cuocere per mezz'ora ( il liquido deve evaporare tutto) . Pongo le scorze su una griglia e lascio asciugare.
Sciolgo il cioccolato a bm in un pentolino, immergo una per una le scorzette nel cioccolato avendo cura di far gocciolare bene.
Adagio sulla carta da forno (o per gli intenditori che lo possiedono un foglio di acetato) e lascio asciugare completamente.

I dolci delle feste

Ho deciso con un pò d'anticipo di trattare l'argomento Natale, per proporvi delle ricettine a tutto dolce che devo sperimentare nel prossimo mese per riuscire ad assemblare i miei cesti.. spero che possano essere utili a tutti e che magari sperimenterete insieme a me!
Le ricette, vorrei sottolineare , non sono precisamente farina del mio sacco ma fanno parte della mia collezione di riviste, manuali e libri che ormai da 5 anni si accumulano ininterrottamente in ogni angolo di casa.
Allora buona lettura a tutti e buon appetito!

giovedì 19 ottobre 2006

Cucurbitacea per eccellenza

La zucca è un ortaggio che mi affascina moltissimo e che adoro inserito in ogni preparazione. La zucca è originari adell'America Centrale e si conosce e si utilizza da molto prima della venuta di Gesù ( 6000 a.C.). Appartiene alla vastissima famiglia delle Cucurbitacee (..e qui entra in gioco la mia preparazione botanica!!!) e presenta diverse forme e dimensioni. Le specie più conosciute e utilizzate sono la Cucurbita maxima - zucca dolce - e la Cucurbita moschata - zucca torta -. La prima varietà è quella più famosa, grande tonda appiattita in alto con la buccia spessa verde e striata; ha polpa gialla / arancione ed è molto dolce, può raggiungere anche gli 80 Kg.
La seconda varietà allungata e rigonfia alle estremità, di medie dimensioni, di colore verde scuro e polpa dolce ( attenzione.. non sto parlando delle zucchine: queste infatti appartengono alla varietà Cucurbita pepa).
La zucca è ipocalorica perchè contiene tanta acqua ( 15 calorie per 100 gr) e pochi zuccheri semplici, è ricca in vitamina A ( come tutta la verdura e la frutta gialla e arancione) e di minerali ( potassio, fosforo, calcio) .

Prima di sbizzarirmi con le ricette di stagione che comprendono la zucca.. vorrei proporvi una maschera di bellezza trovata nei miei viaggi in rete..

schiacciare una fettina di zucca cruda e qualche seme, diluire con miele e applicare sul viso: la pelle risulterà molto più levigata.

Avvertenze:
tenersi lontani da fonti di calore, eventuali alveari presenti in loco e mariti che tornano a casa affamati dopo una giornata di lavoro..

Se siete coraggiosi e sarete ancora vivi dopo l'esperimento
..fatemi sapere.

martedì 17 ottobre 2006

Perchè le cose più buone fanno ingrassare???

Io proprio non capisco..purtroppo appartengo a quella categoria di donne che non sanno rinunciare al piacere di mangiare e ne vanno fiere salvo poi lamentarsi del fianco largo o della taglia del pantalone che cresce esponenzialmente. Quando provo qualcosa in un negozio mi maledico mentalmente per la mia ingordigia però proprio non potrei mai negarmi il piacere di un buon piatto. E adesso veniamo al dunque: possibile che le leccornie che preferisco siano costantemente ed inesorabilmente caloriche?? Perchè il fritto di mozzarella e fiori di zucca ha tutte queste calorie?? Non dovrei ordinarlo, ma è lì, sul menu che mi invoca a gran voce e come diamine posso resistere??
E per quale maledetto motivo dovrei ordinare degli spaghetti al pomodoro fresco quando posso farmi portare un piatto di linguine all'astice o un risotto mantecato al tartufo su fonduta valdostana????
Al limite ordino delle verdurine grigliate per secondo per mettermi la coscienza a posto..

Focaccia con ricotta di capra e pesto

Mi sono lasciata tentare da un esperimento gastronomico della serie " prendi tutto quello che c'è in dispensa e prova a mettere insieme una cena se ci riesci!!"


250gr di focaccia ligure
200 gr ricotta fresca meglio se di pecora
8 olive nere
5 capperi in salamoia
5 filetti d'acciuga
basilico



In una terrina lavoro la ricotta con qualche foglia di basilico tritato sale e pepe. Taglio la focaccia e la tosto in forno a 180° C per cinque minuti e la lascio raffreddare.
Preparo il pesto tagluzzando acciughe capperi e olive privati dell'olio in eccesso.


Spalmo la ricotta sulle fette di focaccia e aggiungo un cucchiaino di pesto, servo subito.