giovedì 3 agosto 2006

Castellane al pesto di rucola con patate

Le Castellane sono un formato di pasta che mi ha affascinato subito..hanno la forma di conchiglia più o meno,restano al dente e " prendono il sugo" che è una meraviglia!

Ho raccolto la rucola in giardino a occhio e croce 250 gr l'ho lavata e l'ho messa nel mixer ( ho il mortaio ma sono troppo pigra per usarlo!!) con uno spicchio d'aglio, un pizzico di sale uno di pepe e coperto a filo con olio extra vergine. Deve risultare una specie di pesto molto aromatico.

Ho sbucciato due patate medie e le ho tagliate a cubetti, fatte lessare per 20 minuti ( a noi piacciono ben cotte) e le ho scolate.

Lessata la pasta in abbondante acqua salata, ho scolato, unito il pesto e le patate, senza far saltare.

Una bella spolverata di parmigiano e via in tavola.


Il sapore è molto delicato ma sfizioso, fatemi sapere!

mercoledì 2 agosto 2006

Il San Lorenzo

Premesso che non sono un critico culinario, che le mie opinioni sono e restano opinioni e dunque sono totalmente opinabili, vorrei fare una piccola recensione su questo mitico ( a detta di altri) ristorante italiano a Londra.
Il mese scorso insieme ad un'amica ho fatto una piccola fuga nella metropoli britannica e una sera abbiamo deciso di provare questo ristorante, un pò perchè eravamo in astinenza da pasta, un pò perchè era tanto reclamizzato..ci siamo buttate!
Materie prime rigorosamente importate dal Bel Paese, personale in sala e in cucina assolutamente italiano, ambiente raffianto e cibo superbo. Naturalmente prenoto per telefono perchè è sabato sera e i coperti non sono molti.
Sapendo che il posto è più o meno elegante ci mettiamo in tiro, tubino nero, capelli raccolti, trucco preciso..insomma look sobrio ma non casual.
Entriamo e il posto non mi sembra granchè, megaschermo che mostra Francia- Brasile ( sono tifosa ma forse il televisore stona un pò con la musica in sottofondo e con le elegantissime ladies sedute ai tavoli con tanto di stole e diademi..).
Ci squadrano da capo a piedi così mi affretto subito a dire che abbiamo una prenotazione, ci accompagnano al nostro tavolo e subito particolari saltano all'occhio mostrando qualche cosa non va: la tavola è apparecchiata male, il pane ce lo fanno prendere con le mani da una cesta comune, ordino del vino bianco e me lo lasciano sul tavolo senza cestello, i bicchieri non sono quelli giusti e il cameriere che durante la cena passa e vede i bicchieri vuoti fa finta di niente ed il vino lo devo versare da me ( faccio notare che eravamo due donne sole).. nulla di insormontabile per carità però il servizio non è minimamente all'altezza nè delle recensioni che ho letto nè tantomeno dei prezzi non proprio popolari.
Passiamo al cibo:
- La mozzarella di bufala che ho ordinato non era di bufala, magari un londinese non se ne accorge ma un italiano..
- Un prosciutto di Parma senza infamia nè lode
- La cotoletta ( anche se è la più piccola che io abbia mai visto in vita mia) buona e ben presentata con una piccola tartare di pomodori e basilico e delle zucchine in pastella
- sul mio carpaccio di tonno stendiamo un velo.. anche perchè di velo si trattava, tre fettine cosi sottili che non si riusciva nemmeno a prenderle con la forchetta e al centro del piatto una cucchiaiata di purè..

Per il conto lasciamo stare, sappiamo che Londra è cara..

Insomma non è un ristorante spregevole, ci mancherebbe! Però se l'apparenza è da 5 stelle devi saper tenere a 5 stelle anche la sostanza, sia il servizio che il cibo..

Lo consiglio se non altro per avere un altro parere..però magari mettetevi in lungo o in giacca e cravatta, così magari il maìtre eviterà di appollaiarsi sulla colonna in fondo alla sala e fissarvi per tutta la sera con quell'aria da compatimento come ha fatto con noi.. ( persino i camerieri facevano gli snob, roba da matti..)

meditate gente, meditate...

torta salata integrale con spinaci e gorgonzola

250 gr di spinaci freschi in foglia
50 gr di prosciutto cotto a cubetti
60 gr di gorgonzola dolce
1 rotolo di sfoglia rustica integrale B...ni


lavo gli spinaci sotto acqua corrente e li metto in una padella capiente senza asciugarli, accendo il fuoco e li lascio cuocere per una decina di minuti senza aggiungere nulla. Scolo e lascio raffreddare.

Stendo la sfoglia nel contenitore desiderato ( io ho usato una pirofila rettangolare) aggiungo i cubetti di prosciutto ( per un gusto più deciso potete usare anche dei fiammiferi di speck) gli spinaci strizzati ben bene , e il gorgonzola a pezzetti.
Chiudo la sfoglia con la pasta che avanza sui lati, bagno leggermente la superficie con un poco di latte e inforno per 20 25 minuti a 200 °C .


Il segreto è strizzare bene gli spinaci in modo che durante la cottura non perdano l'acqua che renderebbe la sfoglia molliccia.

martedì 1 agosto 2006

La Griglia

Adesso ditemi se non è vero!
Sabato sera io & la mia dolce metà siamo stati invitati a cena da amici per cucinare alla griglia un maialino sardo portato da altri amici. Eravamo una quindicina di persone suddivise a metà tra uomini e donne..tagliato il culatello infinitamente buono per l'aperitivo con un bel bicchiere di bianco freddo, noi donne ci siamo sedute a chiaccherare e gli uomini hanno montato il girarrosto e acceso il fuoco..
adesso spiegatemi perchè devono essere gli uomini a fare la griglia!!!!
Insomma di norma non cucinano, non muovono un dito in cucina, non saprebbero fare nemmeno un piatto di pasta al burro..però quando c'è da far la griglia, Dio ce ne scampi, si trasformano in grandi chef e intenditori.
Noi da lontano li guardavamo agitarsi, correre intorno al fuoco, pontificare ( perchè quando si fa la griglia loro ne sanno ovviamente più di te che spignatti tutti i sacrosanti giorni anche d'estate con 55°C all'ombra!!!) e darsi ordini gli uni con gli altri..
Ogni tanto qualcuno arrivava accaldato per fare rifornimento di liquidi e la faccia era quella di chi sta compiendo un'impresa titanica.. manco fosse un uomo primitivo che va a caccia per la sua donna!!!!!
Il risultato finale è stato un ottimo maialino davvero croccante fuori e morbido e saporito dentro, però se pensate che adesso ci metteremo ad adorarvi come Dei dell'Olimpo state esagerando!!!!

Bocconcini di fegato alla veneta con carciofi crudi

200 g di fegato 1 carciofo 1 o 2 cipolla bianca olio sale q.b.

Pulire il fegato e tagliarlo a pezzetti, sbucciare una cipolla e tagliarla a velo.
Pulire il carciofo e tagliarlo a julienne sottilissima, metterlo a marinare con olio sale e poco poco limone.
In una padella mettere tre cucchiai d'olio extra vergine e altrettanto burro, fare sciogliere ed amalgamare il tutto e buttare le cipolle, rosolarle finchè non diventano belle dorate.
Aggiungere il fegato tagliato a pezzetti o a filettini e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco secco, lasciare cuocere a fiamma viva mescolando finchè non perde più sangue.

Servire con dei crostoni di pane al rosmarino e la tartare di carciofo a parte.

Le parole non valgono niente




La disperazioe & la speranza

Sformatini di cioccolato bianco con salsa al fondente

Ricetta ultra collaudata e d'effetto, si prepara in anticipo e piace sempre a tutti.


Per 6 stampini
200gr di cioccolato bianco
4dl di panna fresca
2uova
60 gr zucchero
1 bustina di vanillina in polvere
1 cucchiaio di brandy
1 vasetto di yogurt bianco 150gr
7 gr di gelatina in fogli
100 gr di cioccolato fondente


In una pentola capiente con una frusta elettrica alla massima potenza monto i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso ed omogeneo.
Aggiungo 3 dl di panna e continuo con la frusta riducendo però la velocità ( mescolate bene perchè fa un pò fatica ad amalgamarsi)
sciolgo la gelatina per 10 minuti in acqua fredda. Intanto metto la pentola con il composto sul fuoco basso, mescolando finchè non arriva quasi ad ebollizione ( ma non deve bollire!) .
Tolgo dal fuoco , trizzo bene la gelatina e la incorporo alla crema mescolando bene finchè non si è sciolta completamente.
Faccio fondere il cioccolato bianco a bagnomaria e quando è senza grumi lo verso piano nel resto dell'impasto. Quando il tutto è omogeneo aggiungo lo yogurt e la vanillina.
Monto gli albumi a neve ferma con un pizzico di sale. Aggiungo anche questi mescolando nello stesso senso finchè il tutto diventa liscio e senza pezzettini di albume.
Verso il composto negli stampini precedentemente foderati con della carta cellophane e pongo in frigorifero a rassodare per 4/5 ore.


Per la crema fondente:
fondo il cioccolato fondente con il restante dl di panna e il brandy e mescolo finchè non risulta liscia e lucida.
Da fare al momento così resta tiepida e si mette a specchio sui piatti dove sfornerò i budini.

Se proprio volete esagerare potete aggiungere come decorazione dei riccioli di cioccolato e dei pezzetti di caramello aromatizzati.